L’Archivio di Gioacchino Volpe

E’ online, sul sito della Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna, l’inventario dell’archivio di Gioacchino Volpe.

L’archivio, contenente materiali di studio e di lavoro, la corrispondenza ricevuta oltre che documentazione sullo storico raccolta dopo la sua morte, è stato versato alla Biblioteca comunale “Antonio Baldini” di Santarcangelo di Romagna in tre distinte donazioni.

Lo storico Gioacchino Volpe, nato a Paganica (AQ) il 16 febbraio 1876 e morto a Santarcangelo di Romagna (RN) il 2 ottobre 1971, fu, all’avvio della sua attività scientifica e di ricerca, uno de principali esponenti della cosiddetta scuola economico-giuridica, che sotto l’influenza del marxismo, così come filtrato dal pensiero di Antonio Labriola e di Gaetano Salvemini, introdusse la dimensione economica e sociale nello studio del Medioevo. Professore all’Università di Milano a partire dal 1905, Volpe si convertì al nazionalismo negli anni del primo conflitto mondiale dedicandosi da allora soprattutto allo studio della storia moderna e contemporanea. Intellettuale di punta del regime fascista, fondatore dell’ISPI e dal 1929 Accademico d’Italia, non aderì alla Repubblica Sociale Italiana per la fede monarchica e sabaudista che lo caratterizzava e che anche dopo la guerra, fu, insieme al nazionalismo, uno dei tratti salienti della sua produzione pubblicistica.

 

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