Carte geografiche del Fondo Palatino della Biblioteca centrale di Firenze


[G. L. Le Rouge, Topographie de la Zelande. Paris, 1748]
Le carte geografiche del fondo Palatino della Biblioteca Nazionale di Firenze costituiscono una preziosa raccolta di 829 mappe, composte di circa 3000 fogli. Il fondo comprende carte a stampa, e in piccola parte manoscritte, di grandi dimensioni, suddivise a stacchi e rimontate su tela, che non hanno subito danni con l’alluvione del 1966. Le mappe risalgono ai secoli dal XVII al XIX e sono suddivise in Palatino carte geografiche, Palatino carte nautiche, Palatino carte militari e Palatino piante.

Nel 1771 il granduca Pietro Leopoldo donò tutti i libri e parte dei manoscritti della Biblioteca Mediceo-Lotaringia Palatina alla Biblioteca Magliabechiana che, annessa allo Stato italiano nel 1861, dal 1885 prese il nome di Biblioteca Nazionale.
I vari granduchi che si sono avvicendati al governo di Firenze condivisero la passione per i libri e per il collezionismo e vi prodigarono una parte cospicua delle proprie sostanze.
Cultori dell’antichità classica, raccolsero opere latine e greche, di archeologia e di storia antica in preziosi esemplari provenienti dai più noti centri tipografici del tempo. Successivamente vennero acquisite edizioni italiane di autori della nostra lingua, volgarizzazioni dei classici e dei padri della chiesa. Le caratteristiche e la consistenza della libreria privata dei Lorena sono conservate intatte dalla Biblioteca nazionale di Firenze che ha mantenuto il fondo Palatino a stampa separato dalle altre raccolte della biblioteca. Al nucleo originario di questo vasto fondo furono aggiunte tra Settecento e Ottocento opere relative ai costumi, ai viaggi, alla storia naturale e le carte geografiche.

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